Siamo tornati da un paio di settimane dalla Lapponia svedese in inverno e già mi manca. Sto guardando voli, ponti, date per il prossimo anno, crogiolandomi in quella dolce maledizione che spinge ogni viaggiatore seriale a pensare alla prossima meta mentre sta seduto sull’aereo del ritorno.
Il sogno sarebbe potersi recare a nord più volte in un anno, per ammirare quei paesaggi strepitosi in ogni stagione, magari anche con il foliage (ruska in finlandese) che rende tutto incredibilmente magico, quasi (ho detto quasi) al pari della neve.
Ma spostarsi in cinque verso i paesi notoriamente meno economici d’Europa non è possibile. Ci consoleremo guardando spesso le foto e ripensando ai bei momenti trascorsi insieme.
Siamo tornati in Lapponia, come scrivevo sulla pagina Facebook. Per il terzo anno di fila. Perché la Lapponia non è Rovaniemi e non è nemmeno solo la Finlandia.
La Lapponia è una macroregione che si estende nella parte settentrionale della Norvegia, della Svezia, della Finlandia e della Russia. E credetemi, non è semplicemente tutto bianco ovunque. I paesaggi cambiano in maniera evidente. È tutto uguale ma è tutto diverso. Ecco perché di quel tipo di bianco non credo potrò mai stancarmi.
In ogni viaggio in Lapponia ho visto qualcosa di nuovo, in ogni viaggio mi sono lasciata sedurre da un paesaggio diverso, mai visto prima.
La vera scoperta della Lapponia svedese è stato il Mar Baltico in versione ghiacciata.
Ci ho lasciato il cuore, davvero. Ho fatto alcune foto in cui sembra di stare al Polo Nord. Un paesaggio che definirei surreale. Vedere le onde ghiacciate con spuntoni che escono dall’acqua è qualcosa di meraviglioso.
E poi nelle acque gelide del golfo di Botnia ci siamo anche entrati, a bordo di una nave rompighiaccio facendo il bagno nel Mar Baltico ghiacciato. È un’escursione carissima e sicuramente turistica, con tanto di attestato. Ma al giorno d’oggi, sinceramente, che cosa non lo è?
Comincerò a raccontare tutto, senza fretta. Ho una marea di post in arretrato, piano piano arrivo dappertutto, forse.
Ma mi preme cominciare dal cuore, dalle persone. E nella Lapponia svedese ne ho conosciute di speciali.
Lantliv Lodge: la “nostra casa” lappone
Dopo due anni oltre il Circolo Polare Artico iniziati con il nostro meraviglioso viaggio in Lapponia con bambini, avevo voglia di un’immersione più profonda, di andare oltre il viaggio organizzato in maniera totalmente indipendente. Di confrontarmi direttamente con qualcuno che la Lapponia la conosce bene perché ci vive da anni. Perché l’ha girata in lungo e in largo. Perché l’ha fotografata (professionalmente) in ogni sua sfaccettatura. Perché la ama, un po’ come la amo io.
Ho scelto quindi con il cuore di soggiornare al Lantliv Lodge.
Ne avevo già sentito parlare da Valeria, una blogger che seguo e apprezzo molto e con cui ho parecchio in comune. Mi sono innamorata di una foto di lei che pattina sul Mar Baltico postata circa un anno fa.
Come sempre più spesso mi capita, io parto da una foto per decidere dove voglio andare.
E la scintilla che ha fatto scoccare l’innamoramento è stata la scia lasciata delle sue lame sul Mar Baltico. A pattinare io non ci sono riuscita perché non avevo i pattini per tutti (mancavano giusto i pattini da portare in valigia) e quindi ho rinunciato in partenza. Ma il sogno di camminare su un mare ghiacciato mi è rimasto, è stato un tarlo costante per un anno intero. Finché l’ho realizzato.
Al Lantliv Lodge ci siamo sentiti coccolati.
Ci siamo avvalsi dei suggerimenti di Edoardo e Isabella per andare alla scoperta di questa zona della Lapponia Svedese in inverno, un angolo di Svezia praticamente sconosciuto al turismo di massa. Lontano dall’osservatorio di Abisko, dall’hotel di ghiaccio, da tutto quello che sicuramente attira del mondo lappone ma non sempre è garanzia di silenzio e quiete.
Non abbiamo rinunciato alla nostra indipendenza, che per me in viaggio non ha prezzo. Abbiamo noleggiato l’auto per essere totalmente liberi di gestirci le giornate. Ma avere le informazioni giuste ci ha consentito di ammirare scorci e paesaggi che da soli, sicuramente, non avremmo mai scovato. Ed è questo il grandissimo valore aggiunto quando si viaggia in compagnia di un tour operator specializzato o di una guida che quel luogo lo conosce davvero.
Aprire la finestra ogni mattina e trovarsi davanti un lago ghiacciato è stato meraviglioso.
Tornare a casa ogni pomeriggio e scaldarsi davanti a una stufa, sorseggiando una tazza di tè in un ambiente che invita al relax, alla contemplazione e alla lettura è stato il massimo.
Chiacchierare con Edoardo di fotografia, ammirare i suoi lavori, studiare i suoi scatti, ascoltarlo raccontare il mondo, con quell’umiltà che solo i grandi viaggiatori hanno, è stata la classica ciliegina sulla torta.
Il Lantliv Lodge, così come questo angolo di Lapponia svedese, non è per tutti.
È solo per chi ha voglia di aprire il proprio cuore, di entrare con rispetto in casa altrui e fermarsi ad ascoltare. È per chi non ha la fissa dell’aurora boreale (che comunque abbiamo visto) o di riempire necessariamente il tempo.
Il viaggio non è un tour de force, un accumulo di nozioni ed esperienze, un riempire ogni minuto perché “si è pagato il biglietto aereo e va sfruttato”. Il viaggio è crescita interiore, arricchimento dei sensi, benessere del corpo.
E io al Lantliv Lodge posso dire di essere un pochino cresciuta.
Lapponia svedese: informazioni utili
Uno dei motivi per cui ho scelto questa zona abbastanza sconosciuta della Lapponia svedese in inverno è il costo del volo che mi ha consentito di realizzare ancora una volta il sogno lappone in modalità più economica rispetto agli anni precedenti. Abbiamo fatto scalo a Stoccolma per poi raggiungere l’aeroporto di Skellefteå (che dista da Österjörn e dal Lantliv Lodge un’oretta circa).
Avendo speso quasi la metà per il biglietto aereo, mi sono concessa il lusso di soggiornare proprio all’interno del Lodge e, per una volta tanto, di non cucinare, godendo delle meravigliosi doti culinarie di Ines.
Sono stata parecchio indecisa sulla scelta dell’alloggio, le modalità sono diverse e potete contattare direttamente il Lantliv Lodge per trovare a soluzione che fa più al caso vostro.
Potete poi prenotare le varie escursioni in Lapponia svedese in inverno in maniera indipendente, oppure appoggiarvi direttamente al Lantliv Lodge che vi organizzerà tutta la vacanza al meglio. Pesca nel ghiaccio, renne in libertà da seguire nei boschi, ciaspolate, motoslitta, husky.
Questa zona della Svezia è davvero incontaminata. Una vacanza in questa regione è rigenerante nel corpo e nello spirito e all’insegna dello slow travel. Che non vuol dire pigra. Le attività da fare sono tantissime anche in estate (quando è possibile soggiornare anche nel camp in riva al lago). Qualche anno fa ci siamo lasciati sedurre dal fascino della Svezia con bambini in estate e non escludo che si possa ripetere l’esperienza. Magari proprio qui, nella terra dei Sami.
2 Comments
Bellissimo post, scritto con il cuore in mano come sempre. Onorata di averti portata fin qui con i miei pattini!
Felice io di averti seguita nel tuo viaggio e di aver scoperto questo luogo incantato :)))