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A Casa Riga per ricaricare le batterie, quelle del corpo e dello spirito

18 Giugno 2015

Questo è un periodo di grandi riflessioni o paranoie, chiamatele come volete.

Sto riflettendo su tutto, sui massimi sistemi, su me stessa, su quello che sono, che sono stata e che vorrei essere, sul mio esistere in quanto mamma, moglie, figlia e donna non necessariamente in quest’ordine.

E sto facendo autoanalisi della mia vita. Roba da testa che scoppia.

Eh lo so, che volete farci, ognuno si diverte a suo modo.

Vi è mai capitato di pensare “chissà chi sarei ora se in quel momento avessi preso un’altra strada?”.

È un gioco di fantasia che a me entusiasma. Non perché si debba vivere di rimpianti, tutt’altro. Solo per il semplice gusto di immaginarsi in altre vesti e altre situazioni.

E altri paesi, che ve lo dico a fare.

Ho analizzato l’ultimo anno abbondante del mio esistere che mi ha consentito di conoscere tantissime persone che non avrei mai nemmeno sognato di incrociare sul mio cammino. E che vivono magari a pochi chilometri da casa mia.

E tutto questo per ribadire che al caso ho smesso di crederci da un po’.

Perché ci sono incontri troppo belli e troppo importanti che attribuirli a un evento del tutto fortuito sarebbe come sminuirli, renderli meno preziosi di quello che sono in realtà.

Ci sono persone con cui entri in sintonia nell’arco di tempo che ci vuole per bere un cappuccino fumante e schiumoso. Realizzi con nemmeno troppa sorpresa che con quella persona lì in fondo potresti intenderti meglio che con chi incontri ogni giorno per strada.

Elisa è esattamente una di quelle persone che non possono non colpirti, una di quelle autenticamente genuine, come i dolci che prepara per la colazione. Quelle senza fronzoli di cui è bello circondarsi. Quelle che ammiri per il coraggio delle scelte, per gli obiettivi raggiunti, per la costanza nel rincorrere i loro sogni. Basterebbero poche righe di una mail che mi ha scritto per capire subito di che genere di donna sto parlando.

Ma certe cose appartengono alla sfera privata e lì devono restare.

Chi mi segue lo sa, non ho l’abitudine di scrivere un post totalmente dedicato a un appartamento o a un hotel in cui abbiamo alloggiato. Mi capita solo quando dormiamo in luoghi straordinariamente insoliti, come baite, fari o houseboat.

E, in linea con questo mio personalissimo fil rouge, non posso proprio non parlare di una casa che dall’alto non si vede, che è parzialmente sotto terra e ha per tetto un manto erboso morbidissimo.

@copyright Casa Riga

@copyright Casa Riga

La casa di Elisa e Omar, appunto.

Mamma che bello, dormiamo in un bunker!”

Questa è stata la prima frase che i bambini hanno detto appena hanno visto il nostro alloggio.

Casa Riga non ha nulla del bunker, non ci assomiglia nemmeno lontanamente. Però dall’alto non si vede, insomma “gli aerei nemici non ci avrebbero avvistati”, per rimanere in tema bellico.

Questo bellissimo bed & breakfast ti accoglie così.

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Con filari di meli in fiore in lontananza, un prato verdissimo in cui non si può non camminare a piedi nudi e delle scale che scendono verso quello che sembra solo un altro meraviglioso e curatissimo prato.

E invece … sorpresa!

Sotto quel prato si nasconde una casa che definire pazzesca è dir poco. Una figata, concedetemelo.

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@copyright Casa Riga

Avvolto dalla terra da cui attinge energia si scopre un gioiello rivestito interamente in legno, il frutto di un’ingegneria talmente avveniristica da sembrare semplice.

Questa è la sfida. Una modernità così all’avanguardia da assumere il dolce retrogusto della tradizione. La chiusura del cerchio, un luogo in cui gli opposti che più opposti non potrebbero essere si incontrano e vanno a braccetto. E stanno un gran bene insieme, sembrano essere stati creati l’uno per l’altro.

Una casa quasi totalmente passiva che ha ricevuto la certificazione Casaclima Oro rilasciata solamente agli edifici che hanno un impatto ambientale molto vicino allo zero. Perché da queste parti rispettare la natura non è un semplice slogan da pubblicità ma un vero e proprio stile di vita.

All’interno dell’edificio il livello di CO2 nell’aria è sempre sotto controllo, diventa perfino superfluo aprire le finestre al mattino per aerare i locali.

Il profumo di legno che inonda ogni stanza e la parete totalmente a vetri completano il quadro.

@copyright Casa Riga

@copyright Casa Riga

Comano Terme 290

Sembra di dormire all’aria aperta, in un prato.

Sono arrivata in questo posto stanca, stremata dalle mille vicissitudini che mi stanno tormentando in questo annus horribilis. Sono ripartita con una sferzata di energia che non speravo più di avere. Come se in fondo la terra, oltre ad aver fornito energia per l’edificio, avesse rinvigorito un pochino anche me.

Che poi è un principio che sta alla base di fior fior di teorie, a pensarci bene.

Una casa che funge da caricabatterie naturale.

Ecco perché ho la certezza  che ci tornerò presto.

Perché di questo angolo mi sono innamorata.

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E il bagno nella tinozza di legno all’aperto va assolutamente provato.

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Ci vediamo lì?

Info utili

Casa Riga è gestita da Omar ed Elisa che sono genitori, quindi capiscono perfettamente le esigenze di una famiglia (tipo scaldare il latte alla sera prima della nanna).

A disposizione degli ospiti c’è anche una cucina per preparare in autonomia i pasti.

Il bed & breakfast si trova nella Comano Valle Salus. Qui potete trovare il nostro itinerario di tre giorni ideale per staccare dalla quotidianità.

E qui la nostra esperienza da piccoli Tarzan, per chi ha voglia di farsi tentare dall’avventura.

Il lago di Garda e Trento con il bellissimo Muse sono a un tiro di schioppo, per chi vuole abbinare lago, montagna e cultura.

Per una vacanza in famiglia davvero di qualità.

 

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