Malta

La bellissima isola di Gozo: non chiamatela piccola Malta

12 Novembre 2018
Gozo Medina

l’omerSe vi state chiedendo cosa vedere a Gozo, sappiate che, contro ogni aspettativa, non è un’isoletta minuscola a cui dedicare un giorno per poi ritornare a Malta. Noi siamo appena rientrati da un bellissimo viaggio a Gozo in autunno. E se mi seguite da un po’, sapete che l’andare controcorrente –  sia ben chiaro non per partito preso ma per l’esigenza di godere di alcuni luoghi con l’enorme privilegio della solitudine che solo i fuori stagione regalano – fa parte del mio DNA.

Perciò se tutti solitamente fanno base a Malta e dedicano a Gozo un paio di giorni, noi abbiamo scelto di fare l’esatto contrario. Anzi a Malta praticamente non ci siamo andati, a parte una breve sosta al porto di Marsaxlokk, quello  suggestivo con tutte le barche coloratissime.

Porto di Marsaxlokk a Malta

Porto di Marsaxlokk, vicinissimo all’aeroporto, ottima sosta pre-partenza

Abbiamo deciso di lasciarci stregare da Gozo, chiamata non per niente l’isola di Calipso, l’omerica Ogigia, esattamente come Ulisse. Abbiamo approfittato della scelta di vita di una coppia di amici che, con due figlie al seguito, ha deciso di trasferirsi in quella che spesso viene definita la piccola Malta. E, grazie al loro aiuto, abbiamo scoperto un’isola davvero ricca di cose da fare e da vedere. Anche, o forse soprattutto, in bassa stagione. Quando non ci sono code ai siti turistici, quando il faro è deserto, quando le saline regalano scorci in solitaria.

Saline a Gozo

E quando, il 4 novembre, alla famosissima blue lagoon di Comino puoi farti un bagno meraviglioso al netto della folla che la rende invivibile in estate.

Comino Blue lagoon

Cosa vedere a Gozo: premessa d’obbligo

Se vi state chiedendo cosa vedere a Gozo, questo articolo non vuole essere una risposta esaustiva. Vi propongo itinerario a Gozo che che non ha un senso molto logico perché il tempo ci ha guastato i piani, facendoci girare a casaccio alla ricerca del sole. In alcuni luoghi siamo tornati tre volte per poterli ammirare come meritavano. Altri li abbiamo sfiorati. Ad altri abbiamo invece dedicato forse più tempo del dovuto. Ma il mare era lì con i suoi colori splendidi, una malia a cui non siamo riusciti a resistere. Del resto se non ce l’ha fatta Ulisse, non vedo come avremmo potuto fare noi.

Vista su Ramla Bay

Dimenticate tutti gli articoli che avete letto su “Gozo in 24 ore”. Noi siamo rimasti 4 giorni interi più i due giorni di viaggio. Un totale quindi di sei giorni e cinque notti a nostra completa disposizione. Non abbiamo fatto le cose di corsa, ma non ci siamo nemmeno seduti sugli allori. Partivamo ogni mattina alle 9 per rientrare verso le 17-17.30, quando faceva buio. Unico aspetto negativo del viaggiare in autunno inoltrato.

Se l’isola può non sembrare enorme, i tempi di percorrenza non sono dilatati, di più. Le strade sono in condizioni pessime a dir poco. A un certo punto, una battuta di mio marito che ha suscitato l’ilarità generale è stata “ma siamo a Gozo o a Gaza?”. E io a Gaza ci sono stata, parlo con cognizione di causa.

Abbiamo scelto per comodità (eravamo un gruppo di tre famiglie con otto bambini al seguito) di noleggiare due maruti.

I maruti per girare Gozo

In questo modo abbiamo ottimizzato i costi, visto che su ogni veicolo possono salire sei o sette persone. Niente seggiolini auto, niente cinture di sicurezza. Un tuffo nell’Italia di 60-70 anni fa, praticamente.

Volendo, i punti principali dell’isola possono essere raggiunti in autobus. Ma l’auto resta sicuramente il modo migliore per visitare Gozo e per avere maggiore libertà.

Cosa vedere a Gozo: primo giorno

Ci siamo svegliati sotto una pioggia battente. Dopo un attimo di indecisione, abbiamo tirato fuori i k-way e siamo partiti alla volta del sito UNESCO dell’isola: i templi Ggantija. Costruiti ancora prima di Stonehenge, risalgono a un periodo che va dal 3600 al 3200 a.C. Il termine Ggantija significa gigante perché si credeva che i templi fossero stati costruiti da una popolazione di giganti che abitava l’isola.

Sito neolitico Gozo

Il museo è molto ben fatto con postazioni interattive particolarmente interessanti per i bambini e una sala per i più piccoli.

Nel biglietto di ingresso al museo e al sito neolitico è compresa anche la visita al mulino Ta’ Kola nelle immediate vicinanze.

Mulino Ta' Kola a Gozo

All’interno del mulino si trovano i macchinari necessari alla macina delle farine e l’appartamento del mugnaio perfettamente conservato. È possibile salire fino in cima, un’esperienza interessante anche per i bambini.

Costo del biglietto combinato: 9 euro per gli adulti, 7 euro per studenti e ragazzi dai 12 ai 17 anni , 5 euro per i bambini dai 6 agli 11 anni, gratuito per i più piccoli.

Il museo è aperto tutti i giorni tranne il 24, 25 e 31 dicembre, 1 gennaio e il venerdì santo. Gli orari d’apertura sono i seguenti: dal 1 ottobre al 31 maggio dalle 9 alle 17 (ultimo ingresso alle 16.30), dal 1 giugno al 30 settembre la chiusura è posticipata alle 18.

Vista su Gozo

Nel pomeriggio abbiamo approfittato di un raggio di sole per andare in spiaggia a Ramla Bay, famosa per la sua sabbia rossa.

Spiaggia di Ramla Bay

Siamo rimasti fino al tramonto che, unico neo di questa stagione, alle 17.30 immerge tutto nella totale oscurità.

Cena da asporto da Tal-Furnar. Cibo davvero ottimo gustato in pigiama. Una goduria.

Cosa vedere a Gozo: secondo giorno

Il secondo giorno prometteva bene, meteorologicamente parlando. Ci siamo quindi subito diretti in uno dei posti più suggestivi dell’isola, ovvero l’Inland Sea.

Inland Sea a Gozo

Arrivati a destinazione, la pioggia ci ha impedito di uscire dal nostro super mezzo e siamo quindi tornati a Ir-Rabat, ovvero Victoria, la capitale di Gozo.

Abbiamo trascorso tutta la mattinata alla Cittadella, davvero stupenda.

Cattedrale CittadellaCosa vedere a Gozo: CittadellaCosa vedere a Gozo: la cittadellaMura Cittadella Gozo

La Cittadella di Gozo

Se si desidera semplicemente fare un giro veloce sui bastioni difensivi, non serve un biglietto di ingresso. Se invece l’obiettivo è esplorare la Cattedrale (per cui serve un biglietto a parte a 4 euro), i musei e le vecchie prigioni, bisogna acquistare il biglietto unico.

I musei non sono niente di che, il più bello a mio avviso è quello non compreso (ingresso a offerta libera) in cui si entra nei vecchi silos dove veniva immagazzinato il grano. Anche la prigione è suggestiva, soprattutto per i disegni nella pietra e per le spiegazioni sulla vita dei prigionieri.

Calcolate comunque almeno due o tre ore per salire sui camminamenti e visitare tutti i musei.

Il biglietto di ingresso ha validità 30 giorni e costa 5 euro per gli adulti, 3,50 euro dai 12 ai 17 anni, 2,50 euro dai 6 agli 11 anni. Il centro visitatori e i musei sono aperti tutti i giorni dalle 9 alle 17 tranne il 24, 25 e 31 dicembre, 1 gennaio e il venerdì santo.

Cosa vedere a Gozo

A pranzo ci siamo fermati in uno dei tanti locali del centro, godendo di una temperatura praticamente estiva.

Cosa vedere a Gozo: MdinaGozo centro storicoVista sulla Cittadella

Approfittando del bel tempo siamo tornati all’Inland Sea, ma purtroppo le barche non uscivano dalla grotta per il troppo vento. Tornando verso casa ci siamo fermati al bellissimo santuario Ta’ Pinu, una vera e propria chiesa nel deserto.

Il Santuario Ta’ Pinu

Il Santuario Ta’ Pinu è il luogo di culto per eccellenza per i maltesi e non si fatica a comprenderne il motivo. I mosaici sono stupendi, così come il sagrato che abbiamo sfruttato per scopi poco sacri.

Santuario Ta Pinu a GozoMosaici Santuario Ta Pinu a GozoGiochi piazzale Ta Pinu

Prima di rientrare alla base non potevamo salire al faro che attualmente è in restauro quindi non offre il meglio di sé.

Faro GozoGozo Panorama

La vista vale la salita.

Terzo giorno a Gozo: la grotta di Calipso, le saline e Inland Sea

Ci siamo svegliati con il sole, finalmente, e ne abbiamo approfittato per ammirare la vista dalla grotta che sovrasta Ramla Bay.

Grotta con vista su Ramla Bay

Si trova esattamente di fronte alla grotta di Calipso che purtroppo al momento della nostra visita era chiusa per un collasso della roccia.

Secondo la leggenda, si dice che Ulisse rimase prigioniero della ninfa Calipso proprio qui, per sette lunghissimi anni. Con la promessa della vita eterna. Ulisse però poi fuggì per tornare da Penelope.

La vista è spettacolare, esattamente come quella che si gode dalla sua dirimpettaia, perciò dal punto di vista dell’esperienza non abbiamo perso molto.

Dopo aver lasciato la grotta ci siamo recati immediatamente, per la terza volta, all’Inland Sea, con la speranza di riuscire finalmente a uscire in barca dalla grotta che conduce in mare aperto. Chi la dura la vince come si suol dire. E infatti ce l’abbiamo fatta. Questo è in assoluto il posto più suggestivo di Gozo e merita un post a parte.

Ci siamo poi diretti verso le saline, altro luogo davvero meraviglioso di Gozo. I bambini si sono divertiti tantissimo a camminare sui muretti che separano le vasche e ad esplorare il paesaggio lunare della baia.

La zona delle saline di GozoPaesaggio lunare nella zona delle saline a Gozo

Se potete andateci al tramonto, i colori rendono l’atmosfera più suggestiva (e romantica o meditativa per chi può permetterselo)

Cerchi meditativi GozoLe saline di Gozo

Abbiamo concluso la giornata con pucciate di piedi e giochi sulla sabbia a Ramla Bay.

Cosa vedere a Gozo: il quarto giorno alla Blue Lagoon di Comino

Un sole spettacolare e praticamente estivo ha accompagnato la visita forse più attesa. Quella alla blue lagoon di Comino a cui abbiamo dedicato praticamente tutta la giornata, con tanto di bagni e sosta in spiaggia.

Blue Lagoon CominoBlue Lagoon CominoBlue Lagoon Comino fuori stagione

Non siamo partiti dal porto di Mgarr ma abbiamo preso una barca privata da Hondoq bay. Una soluzione leggermente più costosa ma che ci ha consentito di avere una maggiore libertà di orari.

Dopo aver fatto il giro dell’isola e delle sue grotte (che hanno fatto da sfondo a diverse produzioni televisive e cinematografiche), siamo approdati nell’azzurro più incredibile che si possa immaginare.

Giro in barca a CominoLa laguna blu di CominoComino laguna bluLe grotte di Comino

Abbiamo noleggiato le sdraio (alla mattina presto eravamo praticamente gli unici turisti, poi sono arrivate un paio di barche turistiche ma niente di paragonabile alla ressa estiva) a prezzo scontatissimo, considerata la stagione.

Blue lagoon a Comino Bagno a Comino fuori stagione

Io ho fatto il bagno, così come i bambini a cui avevamo portato le mute. La temperatura dell’acqua era fredda ma accettabile (in Sardegna a giugno era molto più gelata).

Abbiamo pranzato nei baracchini presenti a ridosso della baia (la scelta è ampia) e poi abbiamo passeggiato lungo alcuni sentieri fino ad arrivare alla baia di Santa Maria dove la barca ci è venuta a riprendere nel pomeriggio.

Chioschi dove mangiare alla Blue Lagoon a Comino

Arrivati a Hondoq per l’ora di merenda ci siamo gustati un gelato con vista Comino (il baracchino sul porto aveva un’aria molto invitante, credo meriti una sosta a pranzo).

La giornata si è conclusa al fiordo di Wied il-Ghasri, sicuramente tra le cose da vedere a Gozo.

Fiordo di Wied il-Ghasri a GozoFiordo Wied il ghasri

Dopo un altro saluto alle saline, siamo rientrati alla base. Stanchi ma più che soddisfatti di questi quattro giorni trascorsi sull’isola.

Gozo a Natale: il villaggio di Betlemme a Ghajnsielem

Prima di lasciare Gozo ci siamo recati al sito che ospiterà il villaggio di Betlemme a Ghajnsielem. Una vera e propria città che verrà animata da figuranti che daranno vita a un presepe vivente a dir poco spettacolare.

Dalle foto la Betlemme di Gozo appare davvero spettacolare, per farvi un’idea ecco il sito da consultare.

A me è venuta una voglia incredibile di tornare sull’isola di Calipso proprio a Natale. Perché l’atmosfera è davvero da Medio Oriente e la suggestione è assicurata.

Se non sapete dove trascorrere le vacanze natalizie, io un pensierino ce lo farei. La bellezza del fuori stagione non ha prezzo.

Gozo: informazioni utili per la visita

A Gozo non ci sono aeroporti. Questa, a mio avviso, è la fortuna dell’isola a cui si approda con un pizzico di fatica in più.

Gozo la costa delle saline

Questo significa che Gozo non è per tutti. È per chi non cerca il lusso e non vuole fronzoli. È per chi non vuole la comodità a tutti i costi, ma preferisce fare un’esperienza più autentica alla scoperta dell’isola. È per chi non ha fretta e non ama i mordi e fuggi, perché dall’aeroporto di Malta all’isola si perde un sacco di tempo. Pensare di trascorrere a Gozo un weekend non è quindi una mossa azzeccata.

Gozo richiede lentezza e richiede tempo. Chi non ne dispone si dovrà accontentare di Malta.

Sulla via del ritorno, in pieno giorno, ho proprio vissuto il contrasto tra Gozo e Malta, molto più civilizzata, molto più caotica e affollata.

Scegliete la meta in base ai vostri gusti. Se amate la comodità Malta è la scelta giusta.

Come arrivare a Gozo da Malta

Una volta atterrati all’aeroporto di Malta – ricordiamo che Gozo non ha aeroporti- bisogna raggiungere il porto di Cirkewwa per traghettare verso Gozo. Calcolate almeno 45 minuti a seconda del traffico. In bassa stagione ci sono traghetti ogni 45 minuti, in estate sicuramente sono più frequenti ma le code possono arrivare a 7 chilometri. Arrivare a Gozo in altissima stagione può quindi diventare una vera e propria impresa che comporta una buona dose di pazienza.

Malta Marsaxlokk

La traversata da Malta a Gozo fino al porto di Mgarr dura una ventina di minuti.

Il traghetto non si paga all’andata ma solo al ritorno e il costo è di 4,65 euro per gli adulti e 1,15 euro per i bambini, senza auto al seguito. Qui trovate gli orari dei traghetti Gozo-Malta.

Ovviamente è possibile trasportare anche l’auto, il costo è sui 16 euro, non bisogna prenotare ma soltanto mettersi in fila.

Le voci sul noleggio auto a Malta purtroppo non sono infondate. Il rischio di vedersi addebitare graffi invisibili non è da sottovalutare. Abbiamo quindi scelto il transfer dall’aeroporto al porto e il noleggio direttamente a Gozo tramite la struttura dove abbiamo alloggiato.

Gozo: dove abbiamo dormito

Un ringraziamento particolare va a Elisabetta e Mauro, i nostri amici brianzoli che gestiscono la farmhouse dove abbiamo alloggiato: Gizimina Farmhouse a Xhagra (pronuncia: qualcosa di simile a Sciara)

Gizimina farmhouse a Gozo

Noi abbiamo affittato la casa intera, essendo in tanti. Abbiamo goduto di un’atmosfera semplice ma curata. La piscina è la chicca che aggiunge un tocco di charme anche alla sera, con il braciere acceso e le luci soffuse.

Il cappuccino al mattino e gli aperitivi intorno al braciere acceso rimarranno tra i ricordi indelebili di Gozo. [Purtroppo ora la struttura non è più disponibile per gli ospiti ma per noi Gozo rimane Gizimina Farmhouse e ci teniamo a ricordarla anche nell’articolo]

Cosa vedere a Gozo: considerazioni finali

Se mi chiedeste a bruciapelo cosa mi è piaciuto di più di Gozo, vi risponderei subito il mix tra Africa e Nord-Europa. Due cose che sembrano agli antipodi, mescolate fino a creare un insieme che, non si sa come, sembra credibile. Le cabine telefoniche inglesi con le scritte in una lingua che sembra quasi arabo.

Cabina del telefono rossa a Gozo

Le scogliere verdi che sanno di Irlanda e il benzinaio pittoresco che sa di Medio Oriente.

Benzinaio Xhagra

Definirei Gozo un caotico insieme di contrasti. Un Medio-Oriente non da Emirati, ovviamente, ma con sanità e istruzione di primo livello. Atmosfera british nell’ultimo posto dove la cercheresti.

In compenso, siccome l’Inghilterra mi mancava tanto, il cielo mi ha voluto fare un regalo. Regalandomi atmosfera british E clima british. Tutte le fortune a me, eh lo so.

4 Comments

  • Reply Famiglia Cuoco 16 Novembre 2018 at 9:09 pm

    Posso fare un complimento alle foto che se ci passo sopra col mouse diventano tipo invecchiate? Non so se erano più belle così o al naturale!
    Lo so che fuori stagione si ha tutto per sé, ma devo dire che mi dispiacerebbe andare in un posto del genere e non poter godere appieno di quel mare! Direi che a settembre deve essere fantastica!

    • Reply letiziadorinzi 17 Novembre 2018 at 8:35 am

      Grazie mille! L’effetto seppia piace tanto anche a me. Settembre direi che è un ottimo compromesso soprattutto dopo il 10. Io il bagno l’ho fatto comunque ma ammetto che non è per tutti. L’acqua è davvero calda ma la temperatura esterna non sempre è gradevole in uscita. Buona giornata!

  • Reply Chiara 16 Settembre 2019 at 10:45 pm

    Ciao, anche noi siamo stati a Gozo un paio di anni fa, anche noi in una farmhouse di un nostro amico di qui che ha voluto trasferirsi in quella magica isola. Noi siamo stati una settimana e abbiamo praticamente girato l’intera isola, con il suo aiuto naturalmente. Anche a me è rimasta nel cuore, è un isola “silenziosa”, quasi incantata… a me ha regalato grandi emozioni e i paesaggi sono incredibili. Abbiamo fatto una gita di un giorno a Malta, ma non vedevamo l’ora di tornare a Gozo. Rileggere il tuo articolo mi ha riportato a ricordare quei giorni meravigliosi, grazie! È sempre un piacere leggere i tuoi scritti

    • Reply letiziadorinzi 18 Settembre 2019 at 6:52 am

      Grazie mille Chiara, gentilissima. Hai espresso perfettamente quello che abbiamo provato anche noi. Ho paragonato Malta e Gozo a Milano e la Brianza in cui viviamo. Bella Milano, bellissima, ma non vedo l’ora di tornare a casa quando ci vado. Lo stesso per Malta e Gozo, rigorosamente fuori stagione e vivendola davvero. Restandoci. Non con un mordi e fuggi come fanno tutti. Grazie per essere passata di qui. Buona giornata

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