Quella del trenino rosso del Bernina è una tratta ferroviaria Patrimonio Unesco, una delle più spettacolari al mondo.
Un viaggio da compiere una volta nella vita, possibilmente due, idealmente quattro, una per ogni stagione. Per ammirare il foliage in autunno, la natura che rifiorisce in primavera, il verde dei prati in estate e l’effetto total white in inverno, la versione che preferisco in assoluto.
Tenendo conto che, per alcune escursioni, l’inverno è poco indicato e bisogna scegliere la cosiddetta bella stagione.
Se volete organizzare un viaggio sul trenino rosso del Bernina con bambini al seguito, dovete studiare attentamente il percorso e le tappe, orario dei treni alla mano. Tenendo bene a mente una cosa: non riuscirete a fermarvi in tutte le stazioni in giornata, dovrete per forza tornarci. Oppure, opzione da preferirsi, potete scegliere di dedicare a questa tratta Patrimonio Unesco più del classico giorno mordi e fuggi, soprattutto se venite da lontano.
Gli argomenti del post
- 1 Trenino rosso del Bernina con bambini: storia, numeri e curiosità
- 2 Trenino rosso con bambini: le tappe consigliate
- 3 Trenino rosso del Bernina con bambini: come organizzare il viaggio
- 4 Trenino rosso del Bernina: orario del treno e dove acquistare i biglietti
- 5 Trenino rosso del Bernina: come risparmiare in famiglia e info utili
- 6 Trenino rosso del Bernina con bambini: dove abbiamo dormito
- 7 Consigli per un itinerario alla scoperta della Valtellina
Trenino rosso del Bernina con bambini: storia, numeri e curiosità
Come sempre i bambini amano le storie e cominciare a raccontare i dettagli di questa tratta Patrimonio Unesco è sempre un’ottima idea per catturare la loro attenzione. E per passare il tempo, 5 ore di treno in una giornata sono lunghe.
I lavori di costruzione di questa spettacolare opera ingegneristica sono iniziati nel lontano 1906 non certo per scopi turistici ma per l’esigenza di superare l’imponente barriera della montagna e poter collegare l’Italia alla Svizzera in qualunque stagione. Il passo del Bernina era un importante crocevia per il commercio in tutta Europa, oltre che un passaggio fondamentale per chi, dal Nord, voleva raggiungere la nostra meravigliosa Italia. Potrei scriverne per ore, è stato argomento della mia tesi di laurea, ne parlavo qui. Ma vi risparmio e vado oltre.
Pochi sanno che il celebre trenino rosso non è sempre stato di questo colore che ormai lo caratterizza. È nato giallo ed è poi diventato verde prima di passare definitivamente al rosso, una tinta che risalta maggiormente con il verde brillante dei prati o con il bianco accecante della neve.
La ferrovia retica è stata inaugurata nel 1910 e da allora ha sempre collegato i due versanti della montagna con le sue 9 carrozze, non una di più (si rassegnino i turisti) altrimenti il treno rischierebbe di uscire fuori dai binari.
Se scegliete di iniziare il vostro viaggio dall’Italia, precisamente da Tirano in Valtellina, partirete da 429 m s.l.m fino a raggiungere i 2253 m slm nel punto più alto, l’Ospizio Bernina.
Da qui ridiscenderete verso Sankt Moritz, usuale punto di arrivo. In realtà la vera stazione finale sarebbe Coira, la città più antica della Svizzera. Allungare il viaggio e dedicare a questa regione più tempo può essere un’ottima idea. Ad esempio potete ammirare la casa di Heidi a Maienfeld, raggiungendola in treno da Coira in una ventina di minuti. Ma anche gli la terra degli orsi ad Arosa può essere raggiunta comodamente con il trenino rosso da Coira.
Ma concentriamoci sulla tratta classica, quella che collega Tirano a Sankt Moritz. Ci vogliono dalle 2h15 alle 2h30 (a seconda del tipo di treno, rispettivamente panoramico o regionale) per ogni tratta, un totale di 5 ore circa, dettaglio non trascurabile se viaggiate con bambini piccolissimi e volete percorrere l’intero tragitto in giornata.
Trenino rosso con bambini: le tappe consigliate
Un viaggio a bordo del trenino rosso del Bernina con bambini è già una magnifica avventura di per sé, ma sicuramente, soprattutto con piccoli al seguito, le tappe sono fondamentali per spezzare il viaggio. E per non limitarsi ad ammirare il paesaggio, per quanto spettacolare sia, soltanto dal finestrino. Ricordiamo che il viaggio completo andata e ritorno può risultare noioso per un bambino, soprattutto se piccolo e vivace.
Viaggiando sul trenino rosso del Bernina avendo soltanto un giorno a disposizione è impossibile fermarsi a ogni tappa.
Tenete conto che una volta scesi a una stazione, il treno successivo passa dopo circa un’ora. Per tutte le tappe più belle vi servirebbero come minimo 8-9 ore da sommare alle 5 ore di viaggio. Impossibile anche prendendo il primo treno del mattino e l’ultimo di ritorno alla sera.
Il mio consiglio è quello di munirsi di orario e di organizzare le tappe attentamente, cercando di alternare viaggio e soste in modo da non rischiare che i bambini si annoino.
Qui di seguito vi riporto le tappe più indicate a seconda della stagione. Ovviamente Sankt Moritz vale sempre. Del resto il turismo invernale è nato proprio qui, va da sé che la cittadina è splendida come lo è la passeggiata intorno al lago. Personalmente non la reputo una tappa imperdibile del trenino rosso con bambini, forse perché è una località che posso raggiungere in un paio d’ore da casa e che abbinerei più a un viaggio alla scoperta dell’Engadina. Ma se arrivate da lontano e non ci siete mai stati, una sosta è d’obbligo. In inverno il lago ghiacciato è semplicemente spettacolare. Il regno di Frozen, praticamente.
Le tappe consigliate per il Trenino Rosso in estate
Per ammirare il paesaggio tinto di verde, dovete salire sul trenino rosso in estate o in tarda primavera, indicativamente da maggio a ottobre. In questo periodo le tappe sicuramente più interessanti in famiglia sono Cavaglia per visitare le marmitte dei giganti e Morteratsch per raggiungere la lingua del ghiacciaio. Entrambe le soste meritano un post a parte che scriverò presto. Sono fattibili in una sola giornata, partendo di buon mattino da Tirano e studiando bene le coincidenze.
A Cavaglia dovete dedicare almeno un’ora. Potete visitare le marmitte dei giganti in autonomia (ingresso gratuito) ma partecipare a una visita guidata fa sicuramente la differenza e mi sento di consigliarvelo vivamente.
Per Morteratsch le ore da dedicare sono come minimo due. Calcolate infatti un’ora per raggiungere la lingua del ghiacciaio (escursione fattibile anche in inverno ma calcolate ovviamente più tempo) …
… più un po’ di tempo per un’eventuale sosta all’Alpschaukäserei (proprio dietro alla stazione) dove al mattino potete ammirare il casaro che fa il formaggio e gustare un ottimo brunch alpino (dal martedì alla domenica, prenotazione obbligatoria).
Qui ci sono conigli e caprette da accarezzare oltre a un piccolo parco giochi. Se avete bambini piccolissimi è sicuramente la sosta più indicata.
Paesaggisticamente parlando, la tappa ritenuta da molti come la più spettacolare è quella dell’Alp Grüm che, volendo, potete raggiungere a piedi dall’Ospizio Bernina. Nel caso, calcolate un paio d’ore per questa sosta allungata.
Le tappe consigliate per il Trenino rosso in inverno
Se vi apprestate a salire sul Trenino rosso in inverno non potete lasciarvi sfuggire la Val Roseg. Questa in realtà è una tappa molto bella anche in estate ma impossibile da abbinare a Cavaglia e Morteratsch, per questioni di tempo. Potete valutarla in alternativa a Morteratsch. Per raggiungere la Val Roseg dovete fare sosta a Pontresina e da lì avete una doppia possibilità: spostarvi a piedi o in carrozza. Un’escursione nella neve con la carrozza trainata dai cavalli e intorno a voi solo il silenzio del bosco è qualcosa di davvero magico. Potete anche pensare di fare l’andata in carrozza e il ritorno a piedi. Noi qualche anno fa abbiamo soggiornato presso il Roseg Gletscher, l’unica struttura che potete trovare a fondo valle. Prima era un rifugio ora è un bellissimo albergo, (pur offrendo sempre l’opzione classica delle camerate). Noi siamo rimasti bloccati nella neve per due giorni, finendo perfino sul giornale. Un’esperienza a dir poco indimenticabile.
Ci sono altre due tappe meravigliose per il Trenino Rosso in inverno: la pista da slittino Preda-Bergün (noi attendiamo l’occasione per farla in notturna nell’unica data possibile, in concomitanza con la luna piena) e la pista di pattinaggio sul ghiaccio in mezzo al bosco. Per entrambe le tappe dovete cambiare treno a Sankt Moritz e proseguire in direzione Coira.
Trenino rosso del Bernina: itinerario di esempio
Un itinerario ideale per un primo assaggio di questo bellissimo percorso ferroviario potrebbe essere il seguente: partire da Tirano la mattina presto e arrivare direttamente fino a Morteratsch (oppure sostare un’ora all’Alp Grüm). A seconda del tempo dedicato a questa fermata, raggiungere Sankt Moritz . E da qui ripartire poi alla volta di Tirano sostando a Cavaglia, se volete visitare le marmitte dei giganti. (solo in estate)
In inverno si elimina la sosta di Cavaglia (le marmitte sono chiuse) e si dedica il tempo necessario alla Val Roseg (sosta a Pontresina)
Trenino rosso del Bernina con bambini: come organizzare il viaggio
Il viaggio a bordo del trenino rosso del Bernina con bambini non va improvvisato, ci vuole una minima organizzazione, non solo per decidere le tappe ma anche per prenotare un eventuale pernottamento, fondamentale se si arriva da lontano. Il mio consiglio è di dormire a Tirano (opzione più economica) o ancora meglio a Morteratsch o a Pontresina per poter dedicare più tempo alle soste.
Esistono due tipi di treni, quelli regionali e quelli Express (detti panoramici e indicati sull’orario come BEX). Su entrambi i treni potete scegliere tra prima e seconda classe, la differenza è che per i treni Bernina Express è obbligatoria la prenotazione con il pagamento di un supplemento di CHF 14 in estate (tranne da giugno a settembre che il costo sale a CHF 16) e CHF 10 in inverno. Le carrozze panoramiche sono esteticamente più belle, le vetrate sono enormi e arrivano fino al tetto consentendo una visuale di quasi 360 gradi ma i finestrini non si possono abbassare, tenetene conto se siete appassionati di fotografia.
Inoltre, se si scende dal treno Bernina Express, si perde la prenotazione e si dovrà necessariamente risalire su un treno regionale per proseguire il viaggio.
A mio parere, i soldi in più della prenotazione per il treno Express non valgono la candela, ma se volete comunque sperimentare questo tipo di carrozza, potete sceglierla per compiere una tratta lunga e ininterrotta (andata o ritorno a scelta) e optare per il treno regionale per eseguire le soste nell’altra tratta.
Ricordate che sul treno regionale, com’è ovvio che sia, i posti non sono prenotati, anche perché si sale e si scende a piacimento. Potete anche rischiare di ritrovarvi in piedi per uno o più tratti del vostro itinerario.
Durante i mesi estivi in coda ci sono una o due carrozze scoperte ma non sono consigliabili per le famiglie. Pare sia il modo migliore per beccarsi una bronchite a luglio, io vi ho avvisato.
I bambini fino a sei anni viaggiano gratuitamente ma non hanno diritto al posto a sedere e devono viaggiare in braccio al genitore. Dai sei anni in su, i bambini pagano il biglietto ridotto che è la metà di quello per adulti, ma, se si viaggia sul Bernina Express, il supplemento della prenotazione va pagato per intero.
Trenino rosso del Bernina: orario del treno e dove acquistare i biglietti
Qui trovate nel dettaglio l’orario estivo e quello invernale per cominciare a programmare un eventuale weekend imbiancato.
Il biglietto può essere acquistato direttamente in stazione oppure può essere prenotato in anticipo (fondamentale sui treni BEX) sul sito delle ferrovie retiche o tramite il sito Adrastea Viaggi. In quest’ultimo caso potrete anche ritirarlo comodamente a Tirano.
Trenino rosso del Bernina: come risparmiare in famiglia e info utili
Ecco una chicca che ho scoperto nel recente viaggio, casualmente proprio la prima domenica del mese. Fortunatamente non avevo acquistato i biglietti in anticipo, ma direttamente in stazione. E così sono venuta a conoscenza di una fantastica riduzione creata appositamente per le famiglie che possono viaggiare a soli CHF 29 ogni prima domenica del mese (offerta valida per 4 persone). Qui i dettagli della promozione.
Noi l’abbiamo sfruttata ed è stata una vera e propria manna dal cielo, tenetene conto per organizzare il viaggio.
Tirano si trova in Valtellina che è meta di vacanze e weekend per molti lombardi. Il rischio coda al rientro la domenica sera è elevato. Potete evitare il traffico arrivando a Tirano direttamente in treno (comodo anche da Milano). Tenete solo presente che la stazione delle ferrovie italiane non è la stessa delle ferrovie retiche, si trovano una di fronte all’altra, è davvero impossibile sbagliare.
Ultima dritta per chi abita nei dintorni e, come noi, può raggiungere Tirano o Sankt Moritz più o meno nello stesso tempo. La maggior parte dei turisti inizia il viaggio da Tirano. Partendo da Sankt Moritz e compiendo il tragitto al contrario troverete meno gente, dettaglio non indifferente se viaggiate sul trenino rosso del Bernina con bambini piccoli non aventi diritto al posto.
Trenino rosso del Bernina con bambini: dove abbiamo dormito
Nei nostri viaggi sul trenino rosso del Bernina con bambini o senza abbiamo quasi sempre scelto di dormire in Svizzera. Non è sicuramente la scelta più economica, ma è la migliore per suddividere il viaggio in un paio di giorni. La struttura, per comodità. è da preferirsi vicino alla stazione.
Noi abbiamo alloggiato una volta all’Al Vadret Swiss Lodge, la parte nuova dell’hotel Morteratsch che si trova proprio alla fermata del treno.
In un’altra occasione abbiamo alloggiato al Roseg Gletscher in Val Roseg, facendoci venire a prendere alla stazione di Pontresina dal servizio navetta. Oltre alle normali camere d’albergo, ci sono le camerate con bagno in comune che consentono di risparmiare non poco.
Partendo con il treno dalla Svizzera e quindi arrivando in macchina a Celerina, abbiamo alloggiato all’hotel Inn Lodge, il cui motto è “più vacanze per meno soldi”, capite perché ci piace un sacco?
Se invece decidete di pernottare a Tirano, avrete solo l’imbarazzo della scelta. Un buon motivo per soggiornare in Valtellina? Personalmente credo che un piatto di pizzoccheri possa risollevare lo spirito in ogni situazione.
Consigli per un itinerario alla scoperta della Valtellina
Arrivare appositamente da lontano per salire a bordo del celebre trenino rosso del Bernina potrebbe essere un po’ limitante, soprattutto con bambini al seguito. Se avete più giorni a disposizione, magari in inverno, e volete abbinare questo viaggio ferroviario a un’esperienza davvero speciale da fare con i bambini, potete raggiungere in auto Arnoga e vivere un’avventura da Lapponia, con le slitte trainate dai cani. A dire il vero l’escursione è fattibile anche in estate con le slitte su ruote, ma non serve che vi dica la stagione che sceglierei.
Un’altra opzione rilassante e rigenerante per le famiglie (ma non solo) potrebbe essere quella delle terme. Bormio, celebre località termale fin dai tempi dei romani, dista solo mezz’ora da Tirano. Se siete senza bambini al seguito, i Bagni Vecchi o i Bagni Nuovi (ma i primi sono i miei preferiti) rappresentano l’ideale per concludere un weekend di avventura mista a relax. Con i bambini invece potete sguazzare e rilassarvi divertirvi nel complesso Bormio Terme in centro paese.
Bellissima e molto suggestiva la visita guidata al Parco delle Incisioni Rupestri di Grosio, tra Tirano e Bormio, con il castello sullo sfondo.
Per un bellissimo itinerario all’insegna di storia, cultura, gastronomia, relax e patrimoni UNESCO.
Direi che c’è tutto!
10 Comments
Bellissimo post, ricco di tante preziose indicazione e di suggerimenti utilissimi. Non sapevo della tariffa agevolata della prima domenica del mese e cercherò di approfittarne ! Grazie !
Ma grazie mille Serena, spero tu riesca ad approfittare dell’offerta. Magari poi la riproporranno in futuro, di certo ora terrò monitorato il sito. Un abbraccione e grazie per essere passata di qua
Complimenti! Ottime e complete indicazioni.
Spero che nella tesi ti abbiano dato 110 e lode.
Grazie x i consigli.
Martina
Ah ah ah ma grazie. In effetti il voto è stato quello ????
Bellissimo post e sicuramente utile spunto per noi che partendo da Varese vorremmo prima o poi organizzare la gita.. Grazie mille!
Grazie mille Daniela per essere passata di qui, sono contenta ti possa tornare utile! Un abbraccio
Un viaggio sempre meraviglioso 🙂
Ciao, non è chiaro se 29 cfh sono per tutti e 4 o sono cadauno. Sai aiutarmi? Devo prendere un biglietto solo e vale per tutta la famiglia o devo prendere 4 biglietti da 29 cfh?
Grazie mille
Ciao Silvia, no no chiaramente uno solo per tutta la famiglia altrimenti non ci sarebbe convenienza 🙂 Le date purtroppo vanno a ruba, era rimasto qualcosa per il 3 aprile, non so le altre prime domeniche del mese. Spero che tu riesca a trovare perché è davvero un’offerta vantaggiosa. Buon pomeriggio
Ciao, io e mio marito sogniamo il trenino del Bernina da diversi anni e a settembre speriamo finalmente di riuscire a fare questo viaggio. Abbiamo 2 bimbi di 5 e 2 anni e non saprei proprio come pianificare il viaggio. Mi daresti qualche consiglio? Il periodo sarebbe inizio settembre e abbiamo a disposizione 4/5 giorni. Dove mi consigli di scendere e dormire? Quali escursioni con i bimbi considerato che la piccolina di 2 anni non ha molta autonomia a camminare esistono percorsi fattibili con il passeggino? Come gestire le valigie e i bagagli durante le escursioni? Grazie mille intanto e complimenti per i tuoi articoli sono sempre interessantissimi e pieni di idee mi fanno venire voglia di partire ogni volta!