Svezia

Dormire in un faro in Svezia sull’isola di Stora Karlsö

10 Settembre 2019
Dormire in un faro_Svezia

I fari affascinano, su questo non c’è dubbio. Attorno ai fari ci si può costruire un itinerario. Oppure si può decidere di dormirci all’interno. Un sogno che abbiamo realizzato sull’isola di Stora Karlsö.

Prima di partire per il nostro viaggio in Svezia avevo sul comodino il libro “La Luce sugli Oceani”, un romanzo a tratti commovente ambientato in un faro al largo della costa australiana.

Ecco uno stralcio.

Camminò fino alla cima della scogliera. (…) Tom salì i centottantaquattro gradini che conducevano alla stanza della lanterna e aprì la porta che dava sul ballatoio esterno. (…) Solo in quel momento si rese conto dell’ampiezza della vista dall’alto. A molte decine di metri sul livello del mare, contemplò affascinato il salto che lo separava dall’oceano che si infrangeva sulle rocce proprio sotto di lui. L’acqua sciabordava come vernice bianca, lattiginosa, e la schiuma di tanto in tanto si scrostava fino a rivelare la mano di fondo di un blu intenso. (…) Gli sembrava di essere appeso al cielo, sospeso sopra la terra. Pensò che non avrebbe mai avuto polmoni abbastanza grandi per respirare tutta quell’aria né occhi per vedere così tanto spazio (…) Per un breve attimo si sentì al centro dell’infinito.

Faro sull'isola di Gotland in Svezia

Dormire in un faro è il sogno di tanti, chissà poi perché. Forse proprio per il desiderio di trovarsi, per un momento, al centro dell’infinito, di sentirsi in capo al mondo.

Un po’ come Jack sul Titanic, ve lo ricordate?

Perché quel brivido di onnipotenza, nei limiti del socialmente consentito, piace un po’ a tutti, è inutile negarlo.

Il faro è in grado di sprigionare sensazioni contrastanti: solitudine, fragilità, vulnerabilità ma allo stesso tempo profonda comunione con la natura, libertà e una dose massiccia di energia positiva, quella che ti pervade quando raggiungi un obiettivo, quando sei felice anche “solo” per il fatto di essere vivo.

Di un faro speciale ho già parlato qui. Un faro abbandonato, immerso nelle dune di sabbia della costa danese, un’immagine da cartolina che non riuscirò mai a cancellare dalla mia mente. E proprio in seguito a quel racconto, nei commenti, avevo ricevuto un suggerimento prezioso. “Mi raccomando, se ti capita vai a Stora Karlsö” (ancora mille grazie michiamoblogjamesblog!).

E manco a dirlo mi capita, o meglio lo faccio capitare.

Durante il nostro itinerario in Svezia, decidiamo di fare tappa obbligata a Gotland. La vicinanza con l’isola di Stora Karlsö è una coincidenza che vogliamo cogliere al volo.

Inutile dire che non vediamo l’ora di dormire nel faro. Per i bimbi è un’avventura in piena regola. È dall’inizio del viaggio che non fanno altro che chiedere quando arriveremo sulla nostra “isola”.

Stora Karlsö è una piccola riserva naturale che tutela moltissime specie di uccelli.

Riserva naturale di Stora Karlso

Si lasciano le macchine al minuscolo porticciolo e vi si accede con il battello. Trattandosi di un’isoletta al largo della costa di Gotland per noi rimane “l’isola dell’isola”, cioè quanto di più estremo, avventuroso e piratesco due menti fantasiose di sei/ sette anni possano concepire. Metteteci poi che sulla spiaggia si possono trovare fossili ed ecco racchiusi in un’unica meta tutti gli ingredienti necessari per catturare l’attenzione dei bambini.

L’ultimo battello delle 16.20 è riservato soltanto a chi trascorre la notte nel faro o nei rifugi. Una manciata di turisti, una coppia con un neonato talmente tranquillo da sembrare finto, qualche anziano in tenuta da trekking e noi. Gli unici stranieri. La piccola scatenata conquista tutti. Dopo soli cinque minuti rimedia sorrisi a non finire e perfino una banana.

Raggiungere l'isola di Stora Karlso in Svezia

Mezz’ora abbondante di navigazione e attracchiamo accolti dall’unico pomeriggio di pioggia di tutta la vacanza.

Sfiga. Non saprei come altro definirla.

Un forte temporale in arrivo, la guida sconsiglia di esplorare l’entroterra. Che per noi significa rinunciare a visitare l’isola considerato che ripartiremo la mattina seguente alle 10.40.

Carichiamo un po’ delusi i bagagli sulla jeep adibita unicamente al trasporto merci e ci incamminiamo verso il “nostro” faro. Siamo fradici ma emozionati. Perché se è vero che la pioggia guasta un po’ i piani, rende l’avventura ancora più entusiasmante.

Dormire in un faro con il temporale. Quando mai ci potrà ricapitare? Quasi quasi la sfiga si trasforma in un colpo di fortuna.

Vediamola così.

Il sentiero è scivoloso, non abbiamo lo zaino porta bimbi e con la piccola in spalla affronto boccheggiando la salita.

Ma, una volta raggiunta la meta, la vista sulla costa è indimenticabile.

Siamo in cima a una scogliera, solo il “nostro” faro, un paio di quelle casette rosse che mi fanno impazzire e una manciata di capre.

Soli, lontano da tutto e da tutti. Via dalle preoccupazioni, dai momenti difficili degli ultimi mesi, dalle broncopolmoniti che ci avevano fatto tremare fino alla partenza.

In totale isolamento e, paradossalmente, in assoluta libertà. Finalmente in pace con noi stessi e con la natura selvaggia che ci circonda.

L’eccitazione è incontenibile.

I bimbi salgono la scaletta che porta in cima al faro e non stanno più nella pelle. Esploriamo la nostra stanza, semplice ma carina, ed è tutto un saliscendi e un tentativo misero e mal riuscito di contenere l’euforia.

Dormire in un faro in Svezia

Per fortuna, nonostante il faro abbia quattro camere, siamo gli unici a dormire lì quella notte. Si può urlare e ridere a crepapelle, non disturbiamo nessuno.

Dormire in un faro in Svezia

La pioggia non cessa e ci rassegniamo a non uscire. Prepariamo con calma la cena e mentre i bimbi si rilassano giocando e leggendo ecco che il cielo comincia a schiarirsi. Sono le dieci di sera passate e il sole fa capolino da dietro le nuvole prima di tramontare.

Un breve saluto per assicurarci che al mattino dopo ci sarà.

Ma non posso aspettare, non riesco a resistere.

Mi adeguo alla moda svedese ed esco in pigiama e infradito ad ammirare lo spettacolo.

Dormire in un faro in Svezia

Questo.

Dormire sull'isola di Stora Karlso

Casette rosse svedesi

Dormire in un faro in Svezia
Le ore che ci separano dal risveglio corrono veloci e al mattino l’isola è tutta per noi. Lasciamo il faro dopo aver scattato un migliaio di foto e scendiamo verso la spiaggia da dove più tardi dovremo ripartire.

Svezia con bambini in estate

Isola di Stora Karlso in Svezia

Svezia con bambini isola di Stora Karlso

Ci accoglie un mare splendido e inaspettatamente caldo.

Sappiamo che sarebbe inutile proporre una passeggiata o la visita al piccolo museo. E sinceramente nemmeno noi ne abbiamo voglia. Ci sono fossili da cercare e osservare (e da lasciare rigorosamente  dove sono), sassi con cui giocare

Raccolta di fossili in Svezia

… e piedi da immergere in acqua.

Beh non solo quelli.
Svezia con bambini bagno nel Mar Baltico in estate

Il primo bagno della piccola di casa nel Mar Baltico non ha prezzo.

Il tempo di assaporare questa breve ma intensa esperienza balneare prima di risalire sul battello…
Raggiungere Stora Karlso

…di salutare Stora Karlso e il nostro faro.

Il faro di Stora Karlso visto dal mare

E ci lasciamo scompigliare i capelli dal vento…

Vento tra i capelli sul battello

… con il cuore gonfio di felicità.

Dormire in un faro in Svezia: consigli utili

Abbiamo provato l’emozione di dormire in un faro anche se non era una torre rossa e bianca che svettava su una scogliera del New England. Il “nostro” faro è un vecchio edificio bianco un po’ fatiscente ma non per questo meno affascinante.

Le camere non sono suite romantiche dove uno sogna di passare una notte da favola. Si tratta di un ostello ma molto pulito e soprattutto con lenzuola e asciugamani compresi, una rarità in Svezia.

Cucina in comune con gli altri inquilini, che nel nostro caso non c’erano.

Si può scegliere se soggiornare in una camera del faro oppure in una casetta vicino alla spiaggia. Beh forse la casetta è più confortevole, ma dormire in un faro è un’emozione a cui non ho saputo rinunciare.

Il percorso per salire al faro è ripido e accidentato ma davvero breve, una quindicina di minuti con bimbi al seguito e marsupiale al collo.

Ricordatevi di portare tutto il necessario, non avrete modo di tornare alla macchina una volta approdati sull’isola. Quindi dall’indispensabile per preparare la cena e la colazione a pigiami, vestiti e il necessario per l’igiene personale.

Per prenotare inviare una mail (in inglese) all’indirizzo boka@storakarlso.se

L’isola è una riserva naturale. Va da sé che non si può portare a casa nulla, nemmeno un sassolino. Potete però divertirvi a cercare fossili sulla spiaggia.

E mi raccomando, non dimenticate il costume da bagno!

 

 

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6 Comments

  • Reply momfrancesca 10 Settembre 2014 at 6:35 pm

    Wow! Da sogno! I paesi nordici mi affascinano da sempre!!

    • Reply letiziadorinzi 10 Settembre 2014 at 7:04 pm

      Non dirlo a me!!! Io ho una passione per quelle latitudini, tra il clima e le attrazioni per i bambini!! Il Nord è tra le mete che preferisco!

  • Reply acasadiclara 11 Settembre 2014 at 8:35 pm

    bellissimo!!!

    • Reply letiziadorinzi 11 Settembre 2014 at 10:06 pm

      Grazie Clara! Sto cercando altri fari low cost per ripetere l’esperienza 🙂

  • Reply CLAUDIA AFFRICANI 13 Luglio 2019 at 6:28 am

    Ciao! Ho visitato più volte i paesi nordici in sella alla moto di mio marito, con tenda e sacco a pelo. È però giunta l’ora di ripetere l’esperienza con le mie bimbe! Come posso prenotare la notte all’isola? Grazie!
    Ps: quest’anno il tuo viaggio nello Stubai in Austria ha ispirato il nostro! Io sono come te: organizzo e programmi mesi prima, mi piace, allunga il viaggio

    • Reply letiziadorinzi 14 Luglio 2019 at 7:30 am

      Grazie mille Claudia, gentilissima! Grazie per il tuo commento, ho inserito nel post l’indirizzo e-mail a cui scrivere per prenotare. In effetti non era chiaro. Sul sito purtroppo la voce “pernottamenti” è scritta solo in svedese (Overnatta) quindi è effettivamente poco chiara. Poi fammi sapere come va, se hai voglia. Un abbraccio e buona giornata

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