Che cosa amo di Roma?
Amo le strade di sampietrini e le pietre che trasudano storia.
Amo il fatto che sia una città travestita da paesello.
O viceversa.
Amo camminare per le viuzze del centro e perdermi sapendo poi di ritrovarmi, perché in fondo si sa tutte le strade portano a Roma.
Amo chiudere gli occhi e immaginare per un istante di essere al tempo di Rugantino.
Per poi tornare alla realtà e perdere lo sguardo in uno scorcio mozzafiato.
Un connubio perfetto di epoche così diverse tra loro, di stili che si sovrappongono ma che sembrano fatti l’uno per l’altro.
Amo i mercati, da quelli più sofisticati a quelli rionali, dove la frutta e la verdura hanno tutto un altro aspetto e un altro sapore.
E amo il fatto di avere delle radici in questa città.
Amo sentire i racconti della bottega di scarpe del mio bisnonno a Monteverde o andare a vedere la scuola dove mio padre ha fatto le elementari. Anche se so che le mie vere radici sono in quel paesello sulla collina, c’è un pezzo della mia storia anche qui.
Ed è forse questa sensazione di appartenenza a farmi amare ancora di più questa città ricca di difetti ma bella da togliere il fiato.
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